Lavaggio del sangue
Mercoledì 11 Luglio 2001 |
Alatri/Testato il lavaggio del sangue:
eviterà trasfusioni e rischi di contagio
di MASSIMO CECI
Rischi connessi alle trasfusioni addio. Nuovi macchinari purificheranno il sangue in provincia di Frosinone. Si tratta dei due separatori cellulari acquistati dalla Asl di Frosinone e sperimentati lunedì scorso ad Alatri, per la prima volta in provincia, su due pazienti operati di protesi all’anca e appartenenti alla confessione religiosa dei Testimoni di Geova. «Una tecnologia rivoluzionaria che permetterà di eliminare i tre ostacoli principali alle trasfusioni di sangue - commenta il primario di Ortopedia del San Benedetto di Alatri, dottor Ingegno -: la carenza di donatori, il rischio di trasmissione di malattie e i precetti religiosi dei Testimoni di Geova». In sostanza, il sangue necessario durante le operazioni verrà "lavato", cioè privato di emoglobina e anticoagulanti, raccolto in sacche e reimmesso in circolo. «Un’operazione - assicurano dall’Ufficio relazioni esterne della Asl - che permette di utilizzare integralmente il sangue del paziente anche nei casi estremi». «Un bel risultato che stiamo perseguendo dal 1994 e che risolve le molte difficoltà del passato», ha detto Augusto D’Ambrosi, responsabile della Commissione per l’assistenza sanitaria dei Testimoni di Geova.
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